sabato 16 aprile 2011

The Green Kingdom – Prismatic

The Green Kingdom è il nome che Michael Cottone ha scelto per le sue sperimentazioni musicali, un graphic designer che risiede nel Michigan e la copertura per il suo nuovo album caratteristiche figure d'ombra bambino nel bel mezzo di una scena verdeggiante. Può essere una coincidenza che la musica è allo stesso modo a tema con brani strumentali che evocano un senso di meraviglia infantile, con un insieme di suoni della natura e dei suoi abitanti.

Le prime tracce sono poco avvincenti, quasi come se la natura si stesse pian piano svegliando, come durante l'alba. Poi gradualmente Cottone ci mostra tutta la sua abilità di songwriter, e i ritmi e le melodie iniziano a prendere forma. Per 'The Largest Creature That Has Ever Existed' i passi esitanti iniziali della canzone si sviluppano in una serie graziosa e serena di drones. 'Wetlands' è meravigliosamente misterioso, come un ossessionante, luccicante strato di nebbia si avvolge intorno al emette un segnale acustico e il beat, 'Bonfire (TEC)' mentre è un piacere notturno. Infine, troviamo la bella e romantica, 'A Prayer' per lanciare il suo incantesimo d'amore.

'The Green Kingdom' è un vero e proprio antipasto lento di un record, ma alla fine bei motivi emergere e - entro la fine dell'album - gli effetti sono abbastanza ipnotizzante. Inoltre è incluso un CD di remix. La più importante di queste comprende bvdub's Crossing Changxi drum and bass versione di 'Wetlands'e il 'Bonfire (Intro)' precedentemente irrilevante riceve una classe chill-out makeover dal Inch-time.